Cristo, pensoso palpito, Astro incarnato nelle umane tenebre. Fratello chè t'immoli perennemente per riedificare umanamente l'uomo. Santo, Santo che soffri, Maestro e fratello e Dio che ci sai deboli, Santo, Santo che soffri per liberare dalla morte i morti e sorreggere noi infelici vivi, d'un pianto solo mio non piango più. Ecco, Ti chiamo, Santo Santo, Santo che soffri.
Giuseppe Ungaretti
Foto 17 Febbraio 2008
Giuseppe Ungaretti
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La Casa di Elia: dalla vita alla fede
INCONTRI DI SPIRITUALITA' CARMELITANA
CHIESA
SANTA MARIA DELLA VITTORIA
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