Meditazione cristiana e Psicochirologia: il palmo come altare dell’anima
di Dott. Enrico Pallocca – Psicochirologo
Ogni mattina, quando appoggio la mia mano destra sul cuore e ne seguo le linee come un viandante che risale la sorgente, inizio il mio dialogo silenzioso con Dio. La mia meditazione nasce da una tradizione viva, quella carmelitana, che insegna a stare nel silenzio e a dimorare nell’amore. Ma è nel palmo della mano che ho appreso a leggere, giorno dopo giorno, la via più intima per entrare in comunione con il divino.
Il palmo della mano come libro di preghiera
Secondo la psicochirologia, la mano è la prima scrittura che riceviamo nel grembo materno. Le linee si formano già nella settima settimana di vita intrauterina, e conservano la memoria del nostro temperamento, delle nostre emozioni e del nostro destino spirituale.
La meditazione cristiana non è semplice riflessione: è un colloquio d’amore, come lo definiva Santa Teresa di Gesù. Quando prendo la mia mano e contemplo le sue linee, non faccio che seguire la traccia di questo dialogo sacro: la Linea del Cuore diventa il sentiero della carità, la Linea della Testa il lume della verità, e la Linea della Vita la fiamma dell’essere.
Lo Spirito sulle dita: simboli e ascolto
Sul palmo ho disegnato croci, spirali, lettere e segni che rappresentano il mio personale itinerario spirituale: ogni dito è un comandamento, ogni falange una stazione del cammino, ogni Monte – Venere, Giove, Saturno, Apollo, Mercurio – un tempio da abitare.
La mia mano destra – simbolo della volontà e della fedeltà al disegno di Dio – si fa strumento per "rimanere" in Lui. La sinistra, invece, rappresenta il desiderio umano, la nostalgia del cuore, e mi ricorda la necessità di essere fedele al mio stesso desiderio di felicità. In esse si riflette l’alleanza tra la Grazia e la libertà.
Meditare è amare: l’unione oltre la mente
La meditazione cristiana, come ci insegna San Giovanni della Croce, non mira alla conoscenza astratta, ma all’unione d’amore con Dio. Così anche nella lettura della mano, non cerco verità astratte: cerco l’Amico, cerco il senso che si rivela nella carne. Nella profondità delle linee, leggo le ferite e le promesse. E quando individuo una Linea Simiana – la fusione della Linea della Testa con quella del Cuore – invito alla riconciliazione: è lì che la mente ha preso il posto del sentimento, e la preghiera diventa medicina per ritrovare il centro.
L’aridità e le distrazioni: prove e fedeltà
Anche nella lettura della mano, come nella meditazione, si incontrano distrazioni e aridità. Ci sono palmi secchi, mani fredde, dita chiuse. Sono gli stessi segnali che l’anima manifesta quando fatica a pregare, a sentire, a credere. Ma non per questo si deve desistere. Come diceva Teresa, l’importante non è pensare molto, ma amare molto. Ed è per questo che nel mio lavoro psicochirologico porto le persone a "rimanere" nella loro verità, a osservare la propria mano come una reliquia vivente del dialogo con Dio.
La Parola e il palmo: due Rivelazioni
Come il Vangelo è la Parola scritta di Dio, così il palmo è la Parola incarnata nella nostra carne. Per questo la meditazione sulla mano diventa Lectio Divina corporea. In silenzio, con amore, leggo le linee e invito a lasciarsi trasformare. Ogni mano che tocco è un sacramento silenzioso, una Bibbia fatta carne. Quando leggo la mano, non spiego il futuro: accompagno chi ho davanti a riconoscere la Presenza. La sua mano è il luogo della Presenza.
Conclusione: la mano che prega è la mano che rivela
Nel mio cammino carmelitano, ho imparato a sedermi nell’intimità della meditazione come in una grotta interiore. Ora, come psicochirologo, accompagno le anime a fare lo stesso attraverso le proprie mani. Le mie meditazioni quotidiane partono dal palmo: lì Dio ha scritto il suo primo Vangelo. Ed è lì che ogni giorno riscopro l’Amico, lo Sposo, il Maestro.
Il mio percorso spirituale e formativo
Ho vissuto per molti anni all’interno della Fraternità di Santa Maria della Vittoria a Roma, appartenente all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. Dopo un cammino intenso di formazione, il 4 ottobre 2004 ho pronunciato la prima Promessa, seguita dai voti definitivi l’8 dicembre 2008. Per un periodo sono stato anche presidente della Fraternità. Questo percorso mi ha profondamente formato nello spirito del Carmelo, tra il silenzio, la preghiera e l’ascolto, sulle orme di Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce.
In seguito, ho scelto liberamente di dimettermi dall’Ordine per poter seguire la mia vocazione più profonda: leggere la mano, aiutare le persone con la Psicochirologia, e farlo con autenticità e libertà, anche attraverso il web e l’arte di strada. La mia pratica continua però a essere nutrita dallo spirito carmelitano che abita ogni mio gesto.
Ho conseguito la laurea in Scienze psicologiche applicate presso l’Università degli Studi dell’Aquila, proseguendo così il mio lungo cammino di studio e introspezione nella relazione tra mente, corpo e spirito. Mi sono formato anche presso la storica Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Urbe (Angelicum), frequentata, tra gli altri, da Papa Giovanni Paolo II e da Papa Leone XIV, dove ho ricevuto il titolo Magna cum Laude nella Facoltà di Scienze Sociali, approfondendo la filosofia dell’uomo e la visione cristiana dell’esistenza.
Ho completato due corsi specialistici presso l’Istituto Teresianum:
- uno in Terapia del Campo Mentale (TFT) secondo il metodo di Roger Callahan,
- e uno in Coaching Cognitivo, integrato con la pratica dell’ascolto profondo e della guida trasformativa della persona.
Sono inoltre iscritto al SINAPE FeLSA CISL, il sindacato di categoria per le discipline bio-naturali, nelle sezioni di Counselling, Parapsicologia, Pranoterapia e Discipline Olistiche Bio-Naturali, riconoscimento che conferma la mia appartenenza al panorama delle professioni olistiche regolamentate secondo la normativa italiana.
Attraverso questo percorso e la pratica psicochirologica maturata negli anni, continuo a indagare il mistero dell’uomo, unendo l’osservazione della mano con i codici dell’anima, tra intuizione, ascolto e studio.