PENSIONI: CENTRELLA, CHIEDIAMO INCONTRO A MONTI, FORNERO E MASTRAPASQUA
(ASCA) - Roma, 7 dic - Il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, ha chiesto un incontro al presidente del Consiglio, al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al presidente dell'Inps, al fine di poter sottoporre loro ''casi che potrebbero generare disagio sociale e conseguente maggior onere a carico dello Stato, se non si attuassero necessari interventi correttivi in deroga al nuovo principio generale previdenziale''.
Cosi' e' scritto nella lettera inviata da Centrella a Monti, Fornero e Mastrapasqua, evidenziando come ''esiste una fascia ben definita di persone che, nell'applicazione pedissequa della Manovra finanziaria, verrebbe a trovarsi senza remunerazione, ne' stipendio, ne' pensione. Mi riferisco nello specifico a: cassaintegrati, lavoratori in mobilita' o sottoposti ad esodi incentivati, determinati dalle politiche aziendali di ''rottamazione''.
''Questi lavoratori, espulsi dal mercato del lavoro, senza alcuna possibilita' di reintegro professionale e procrastinati ad accedere al sistema previdenziale, rischiano di essere trasformati in 'poveri per norma'. Questi soggetti finirebbero in parte con l'orientarsi al lavoro sommerso o assorbiti dalla piccola criminalita' o, nella migliore delle ipotesi, diverrebbero destinatari d'assistenza sociale, da parte dello Stato. Giuridicamente, si puo' immediatamente sostanziare questa necessaria deroga, oltre a quella Costituzionale del diritto ad una degna retribuzione, con l'applicazione della ex-legislazione, avente a riferimento la data di sottoscrizione dell'atto pubblico di cessazione dal rapporto di lavoro''.
''Mantenere i requisiti precedenti, solo per gli accordi, formalizzati prima dell'instaurarsi del nuovo Decreto, risulterebbe un'azione d'alto spessore economico, sociale e morale, che del resto ispira l'Esecutivo. Non credo che menti sensibili e colte possano cristallizzarsi su un principio generale, senza cogliere aspetti che macro economicamente possono sfuggire, se non evidenziati da chi ha concretamente presenti i casi reali e le persone coinvolte.
La lettera, scrive in conclusione Giovanni Centrella, ''nasce, quindi, con evidenza, dall'esigenza di significare, eticamente, non solo gli interessi degli iscritti che rappresento, bensi' la totalita' di neo-diseredati, a rischio di esproprio del diritto ad una decorosa esistenza''.
TG 17.09.11 Per il segretario Ugl Centrella... di antennasud
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