ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANI SCALZI - PROVINCIA ROMANA
PROGRAMMAZIONE DELL' ITER FORMATIVO PER I MEMBRI DELL'OCDS A cura della Presidente Provinciale OCDS Maria Teresa Cristofori
PREMESSA
II Consiglio Provinciale OCDS della Provincia Romana, nel formulare il proprio piano formativo per l'anno 2010 - 2011, intende avvalersi dei suggerimenti e delle linee programmatiche presenti nel documento che, in data 17 settembre 2009, il MRP Generale Padre Saverio Cannistrà, ha indirizzato ai Superiori Provinciali, ai Delegati Provinciali e ai Membri dell'Ordine Secolare.
Per dare concretezza e qualificare l'attuazione pratica dell''iter formativo, si ritiene opportuno evidenziare proposte e percorsi utili per il commino da seguire.
I responsabili della formazione di ogni comunità OCDS della nostra Provincia, nel
programmare gli incontri con i formandi, si ispirino e traggano profitto dai punti n° 6
e n° 9 delle Costituzioni e dai punti n° 34, n° 36 e n°37 della Ratio Institutionis, da
considerare come risorse fondamentali a cui attingere per un fruttuoso svolgimento
della loro attività. Neh" accogliere gli aspiranti, è opportuno tener presente quanto
scritto dal Delegato Generale Padre A. Deeney nella sua circolare: "Elementi per il
discernimento della vocazione al!'OCDS", nella quale il Carmelitano Secolare viene
descritto come "w« membro praticante della Chiesa Cattolica il quale, sotto la
protezione di Nostra Signora del Monte Carmelo, e ispirato da Santa Teresa di Gesù
e San Giovanni della Croce, si prende il suo impegno nei confronti dell'Ordine di
cercare il volto di Dio, per il bene della Chiesa e del mondo ".
Chi si accosta al Carmelo Teresiano Secolare, deve riconoscersi come membro della Chiesa, chiamato a realizzare la propria vocazione alla santità derivante dalla sua consacrazione battesimale, ponendosi sotto la guida spirituale dell'Ordine prescelto.
II necessario requisito di "praticante", fa supporre che l'aspirante sia già in possesso
delle principali verità del DEPOSITO della FEDE contenute nel catechismo della
Chiesa Cattolica e pertanto gli argomenti degli incontri formativi, si incentreranno
su temi tratti dalla spiritualità carmelitana. Nel caso dovessero emergere lacune ed
interpretazioni erronee, sarà compito dei formatori chiarire tutto alla luce delle verità
di fede, che hanno sempre fecondato la vita e l'azione di tutti i santi carmelitani.
Nella presentazione dei contenuti da trasmettere in ciascuna delle prescritte tappe
formative, si indicano gli argomenti, ma i tempi e le metodologie vanno lasciati alle
scelte discrezionali dei formatori, che li adatteranno ai livelli culturali ed alle
particolari esigenze di ogni candidato. Si tenga presente che gli incontri di
formazione, non vanno presentati come lezioni di tipo scolastico o accademico, ma
come occasioni di costruttiva amicizia per parlare di verità e valori propri della
spiritualità carmelitana, da calare nel contesto della concreta personalità di chi è
chiamato a recepirla ed a viverla. Non si dimentichi, poi, che sono importanti soggetti
della formazione lo Spirito Santo, la Chiesa, la B. K Maria, l'Ordine Carmelitano, la
Comunità locale e provinciale , lo stesso candidato,, chiamato responsabilmente ad
autoformarsi, disponendosi a vivere e testimoniare il carisma proprio di Santa Teresa.
FORMAZIONE PER L'ASPIRANTE ALL'AMMISSIONE
• Colloquio tra l'Aspirante ed i Responsabili della formazione della Comunità, per
un iniziale discernimento e per valutare la serietà della vocazione all’OCDS.
• Introduzione dell'Aspirante nella Comunità, che ad imitazione della Chiesa
primitiva, dovrebbe presentarsi "animata da un cuore solo ed un'anima sola (At. 4,
32) e quindi in grado di favorire la sua crescita umana e spirituale.
• Presentazione a grandi linee della nascita e della storia dell'Ordine Carmelitano,
della sua presenza nella Chiesa e del suo particolare carisma. La Riforma degli
Scalzi ad opera di Santa Teresa di Gesù, coadiuvata da San Giovanni della Croce.
• Vocazione all'OCDS: una scelta personale di fedeli laici, membri praticanti della
Chiesa, per corrispondere all’universale chiamata alla santità, ad imitazione della
B.V. Maria e sotto la guida spirituale del Carmelo Teresiano e dei suoi Santi.
• Strutture dell’OCDS: comunità locale, provinciale, interprovinciale e l'elezione
dei loro Consigli. Dipendenza giuridica dell’OCDS dai frati Carmelitani Scalzi e
dai loro Superiori. (Cosi n° 41).
• Preparazione approfondita all'Ammissione seguendo il rituale. Consegna dello
Scapolare al candidato, da indossare come "abito", cioè come modo di vivere
della Madonna e "segno esterno della sua appartenenza all'Ordine e del fatto che
Maria è allo stesso tempo Madre e modello nel suo cammino" (Cost. 36 b).
BIENNIO DI FORMAZIONE IN PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROMESSA
Far comprendere ai candidati alla Promessa temporanea che, gli incontri di formazione e gli impegni da assumere, vanno accolti non come un peso da portare necessariamente, ma come aiuti, sussidi e occasioni di grazia per favorire la loro crescita nella conoscenza e nell'amore di Dio. Dopo l'Ammissione all'OCDS, ad ogni candidato vanno illustrati i seguenti impegni da assolvere responsabilmente:
1) Partecipazione regolare ai propri incontri di formazione ed a quelli programmati
mensilmente per l'intera Comunità, come anche a giornate di ritiro, agli esercizi
spirituali, alle letture Teresiane e ad eventuali convegni organizzati per l’OCDS.
2) Celebrazione giornaliera della liturgia delle ore: lodi, vespri e compieta.
3) Dedicare ogni giorno un tempo alla pratica dell'orazione mentale.
4) Partecipazione frequente ai sacramenti ed alla celebrazione eucaristica.
In ogni incontro si lasci uno spazio alla meditazione di un breve brano biblico o tratto dalie opere dei nostri Santi, da scegliere a supporto dell'argomento trattato e per favorire la pratica dell'orazione attingendo alla Parola di Dio e dei nostri Santi. Si
suggeriscono i seguenti temi da presentare nel corso del biennio e da scandire secondo i tempi ritenuti opportuni dai Responsabili della formazione:
• Approfondire le origini e la storia dell'Ordine, nato sul Monte Carmelo presso la
fonte di Elia, l'antico Profeta a cui si ispirarono i primi religiosi e dove si
venerava la B.V. Maria, accolta come regina, madre, sorella e modello dei primi
eremiti e poi religiosi Carmelitani.
• Presentazione della Regola, detta, in un primo tempo "Forma di Vita", consegnata,
tra gli anni 1206 e 1214, da Sant'Alberto patriarca di Gerusalemme a quei primi
Eremiti del Monte Carmelo, che gliel’avevano richiesta. Tale Regola, va
conosciuta, poiché ci riporta alle sorgenti del carisma carmelitano -teresiano e di
essa vanno particolarmente meditate queste due espressioni: "Vivere nell'ossequio
di Gesù Cristo e a Lui servire fedelmente con cuore puro e buona coscienza(n°2)
e meditare "giorno e notte la legge del Signore, vegliando in preghiera" ( n° 10).
• Presentazione a grandi linee, (per poi tornare ad esaminarle punto per punto), delle
Costituzioni dell'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi, da accogliere come
guida e come codice fondamentale di vita per i membri OCDS .
• Approfondire il concetto di CHIESA, di cui i carmelitani secolari sono MEMBRI
(Cost n° 3), come sposa di Cristo, madre, maestra, "popolo santo radunato e
ordinato sotto la guida dei vescovi" (Se. 26), che esprime nella LITURGIA il
mistero di Cristo e tramite i Sacramenti attua l'opera della nostra redenzione.
• L'ANNO LITURGICO: i suoi tempi e le sue celebrazioni secondo il calendario
liturgico del Rito Romano e quello Proprio del Carmelo Teresiano. La Liturgia
delle Ore e le sue modalità di celebrazione; le quattro settimane del salterio,
distinzione tra feria, memoria obbligatoria e facoltativa, festa e solennità.
• La LITURGIA; fonte inesauribile di spiritualità, va vissuta e partecipata come
occasione per l'ascolto della Parola di Dio, per parlare a Lui, per recepire le sue
risposte e, soprattutto, per fecondare la VITA di ORAZIONE, peculiare carisma
del Carmelo Teresiano.
• Commento e riflessione sui contenuti della formula di PROMESSA:
- Tendere atta perfezione evangelica, tanto raccomandata dalla nostra S.Madre
Teresa, che nel suo "Cammino di Perfezione", così scrive: "La prima pietra
dev'essere una buona coscienza: perciò fate tutto per liberarvi anche dai peccati
veniali e seguire il più perfetto" (Cam. 5, 3).
- Vivere nello spirito dei Consigli Evangelici, come accoglienza del mistero di
Cristo e conformazione a Lui casto, povero, obbediente.
- Uniformare la propria vita allo spirito delle Beatitudini, da assimilare
gradualmente nel cammino di fede, compiendo atti di virtù, calati nella
concretezza di una vita cristiana sempre più coerente al Vangelo.
- Affidamento filiale della Promessa alla B. K Maria Madre e Regina del Carmelo: la certezza del suo amore e della sua intercessione, siano sempre d'aiuto, luce e guida nell'itinerario spirituale dei membri OCDS.
TRIENNIO DI FORMAZIONE ALLA PROMESSA DEFINITIVA
Con l'emissione della Promessa temporanea, i candidati entrano pienamente a far parte della Comunità OCDS, ma il loro iter formativo si protrarrà per altri tre anni, allo scopo di favorire il loro progresso e la loro maturità cristiana, approfondendo importanti aspetti della spiritualità carmelitana, da vivere nel contesto laicale.
• In questo sessennio di preparazione al 5° Centenario della nascita della nostra S.
Madre Teresa, si impegneranno a conoscere le sue Opere e seguiranno con
assiduità gli incontri di "Letture Teresiane" organizzati nell'ambito dell'Ordine.
• Sarà curato il loro interesse a conoscere la vita e gli scritti degli altri Santi
Carmelitani, in modo particolare di San Giovanni della Croce, S. Teresa di Gesù
Bambino, S. Teresa Benedetta della Croce, la Beata Elisabetta della Trinità e altri.
In ogni incontro di formazione, si presenti un breve brano tratto dai loro Scritti,
suscitando in essi l'interesse per una lettura personale più ampia e approfondita.
• Per alimentare nei Candidati uno spirito di preghiera sempre più in linea con
l'Orazione Carmelitana, saranno educati al raccoglimento, al silenzio interiore,
all'ascolto, alla padronanza di sé, all'esercizio della presenza di Dio, alla ricerca
del Volto del Signore. Curare, a tale scopo tempi di Adorazione e di Lectio Divina.
• La loro vita di unione al Signore, sarà favorita assumendo un costante
atteggiamento di fede, di umiltà e di abbandono alla misericordia di Dio,
alimentato dalla frequente ripetizione di queste due semplici invocazioni
evangeliche: 1) "Signore, aumenta la nostra fede!" (Le. 17, 6); 2) Signore Gesù,
abbi pietà di me!" (Me. 10, 46). Abbandono in Dio, lasciandosi amare da Lui.
• Assumere la consapevolezza che la FEDE, per mezzo della grazia, ci libera dal
peccato, rendendoci partecipi della vita di Dio, come ci ricorda l'Apostolo Paolo:
"Siete diventati figli di Dio, per mezzo della FEDE in Cristo Gesù" (Gai. 3, 26).
E1 F UMILTÀ' che ci fa riconoscere la nostra miseria e ci porta ad invocare la
misericordia di Dio, seguendo l'esempio di S. Teresa di Gesù: "Oh, Signore le
vostre misericordie, con quanta ragione dovrei io sempre cantarle" (Vita 14, 10).
• Riflessione costante sui punti proposti dalle Costituzioni OCDS, per costruire, in
modo dinamico, la nostra identità di Carmelitani Secolari che credono all'amore
di Dio, si rendono apostoli della vita inferiore e si aprono alla speranza di poter si
presentare come" TESTIMONI DELL'ESPERIENZA DI DIO" (Cosi HI, 17).
Caprarola, 15 ottobre 2010
La Presidente OCDS della Provincia Romana Maria Teresa Cristofori
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