domenica 15 marzo 2009

CORSO DI CETRA PER LA LITURGIA Chiesa di Santa Maria della Vittoria Via XX Settembre , 17 Roma Tel. 3337422760

Comunità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo e della Santa Madre Teresa di Gesù Comunemente chiamata di Santa Maria della Vittoria

http://it.justin.tv/carmelitani
COMUNITA' della BEATA VERGINE MARIA del MONTE CARMELO
L'8 dicembre 1924 il Cardinale Basilio Pompili, Vicario Generale di Sua Santità, Protettore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, eresse Canonicamente la Congregazione del Terz' Ordine secolare intitolata all " BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO E DELLA SANTA TERESA DI GESU' " nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria in Roma, annessa all'omonimo Convento dei Padri Carmelitani.
A seguito del rinnovamento del Terz'Ordine e la sua trasformazione in Ordine Secolare
Carmelitano Tersiano, anche le Congregazioni furono trasformate in Fraternità. La Fraternità di cui parliamo, oggi conosciuta come "Comunità" secondo le nuove costituzioni, avendo essa sede presso il Convento di Santa Maria della Vittoria ( Casa Provincializia )è comunemente conosciuta con il nome della Chiesa a cui appartiene.
La Comunità ha sede in Roma, Via XX Settembre 17, cap. 00187, ( tel. 06/427.40.571 ) presso la sede del Convento. E' posta in zona centrale abbastanza vicino alla Stazione Termini.
Per raggiungere S.Maria della Vittoria si può andare a piedi dalla stazione suddetta, data la vicinanza, basta attraversare la piazza dei Cinquecento, la successiva piazza della Repubblica,
imboccare via V.E. Orlando che porta, in breve, proprio davanti alla Chiesa ( monumento nazionale di rara bellezza ) La zona è servita dalla Metro e da tutti gli autobus che, dalle periferie romane fanno capo alla Stazione Termini o transitano da essa.
Governo
La Comunità è guidata da un Consiglio composto di tre membri oltre al Presidente responsabile.
La parte spirituale è di competenza del Padre assistente, il quale attualmente e P. Orlando Pietrobono O.C.D. Il Presidente della Comunità è, attualmente, Enrico Pallocca.
STORIA
La Tradizione racconta che già prima del Cristianesimo, sul
Monte Carmelo (Karmel = giardino-paradiso di Dio) si ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia, poi gli eremiti proseguirono ad abitarvi anche dopo l’avvento del cristianesimo e verso il 93 un gruppo di essi che si chiamarono poi "Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo", costruirono una cappella dedicata alla Vergine, sempre vicino alla fontana di Elia.Si iniziò così un culto verso Maria, il più bel fiore di quel giardino di Dio, che divenne la ‘Stella Polare, la Stella Maris’ del popolo cristiano. E sul Carmelo che è una catena montuosa che si estende dal golfo di Haifa sul Mediterraneo, fino alla pianura di Esdrelon, richiamato più volte nella Sacra Scrittura per la sua vegetazione, bellezza e fecondità, continuarono a vivere gli eremiti, finché nella seconda metà del sec. XII, giunsero alcuni pellegrini occidentali, probabilmente al seguito delle ultime crociate del secolo; proseguendo il secolare culto mariano esistente, si unirono in un Ordine religioso fondato in onore della Vergine, alla quale i suddetti religiosi si professavano particolarmente legati.L’Ordine non ebbe quindi un fondatore vero e proprio, anche se considera il profeta Elia come suo patriarca e modello; il patriarca di Gerusalemme s. Alberto Avogadro (1206-1214), originario dell’Italia, dettò una ‘Regola di vita’, approvata nel 1226 da papa Onorio III.Costretti a lasciare la Palestina a causa dell’invasione saracena, i monaci Carmelitani, come ormai si chiamavano, fuggirono in Occidente, dove fondarono diversi monasteri: Messina e Marsiglia nel 1238; Kent in Inghilterra nel 1242; Pisa nel 1249; Parigi nel 1254, diffondendo il culto di Colei che: "le è stata data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron" (Is 35,2).Il 16 luglio del 1251 la Vergine circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre Generale dell’Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo ‘scapolare’ col ‘privilegio sabatino’, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.



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